1648 | Perier, su consiglio di Pascal, porta il barometro a mercurio sulla vetta del Puys-de-Dôme e constata la diminuzione della pressione dell’aria. |
1653 | Il Granduca di Toscana fa distribuire termometri in vari posti di osservazione, istituendo di fatto il primo servizio meteorologico in Europa. La loro attività si svolgerà per soli tredici anni. |
1657 | Il Granduca di Toscana completa la dotazione di strumenti della sua rete di osservazione meteorologica, distribuendo barometri, banderuole per il vento ed igrometri. |
Fine secolo XVIII | Lamark e Lavoisier propongono di istituire servizi meteorologici destinati a raccogliere osservazioni simultanee dei vari parametri meteorologici allo scopo di prevedere il tempo con l’anticipo di uno o due giorni. La mancanza di rapidi sistemi di telecomunicazioni fa naufragare il progetto. |
1793 | Romme propone l’uso del telegrafo di Chappe per segnalare rapidamente l’arrivo di tempeste. |
1816-1820 | Heinrich Brandes (1777-1834) mette a punto una serie di carte desunte dalle osservazioni della rete della Società Meteorologica di Mannheim. |
1842 | Kheil studiando un caso di tempesta verificatasi nei giorni 17 e 18 luglio 1841, rilevava che la stessa aveva impiegato 32 ore per spostarsi dall’Italia meridionale fino a Praga: suggerì pertanto l’uso del telegrafo elettrico per trasmettere il più rapidamente possibile le osservazioni meteorologiche. |
1843 | L’americano Espy organizza una rete di stazioni dedicate alla rilevazione sincrona di elementi meteorologici. Studiando le osservazioni riuscì ad elaborare degli importanti lavori che illustravano formazione, evoluzione e movimento delle tempeste degli Stati Uniti. |
1849 | Per merito di Joseph Henry (1797-1878),segretario della Smithsonian Institution, negli Stati Uniti si impiega per la prima volta il telegrafo elettrico a scopi meteorologici. Nasce così la moderna previsione del tempo. In Inghilterra viene istituita una rete meteorologica di 30 stazioni collegate con telegrafo. |
8 agosto 1851 | In Inghilterra si stampa la prima carta del tempo. |
14 agosto 1854 | Una tempesta presso le coste della Crimea provoca la perdita di molti vascelli della flotta francese e inglese (colarono a picco 38 navi provocando la morte di 400 soldati) impegnati nella battaglia di Balaklava. Il ministro della guerra, maresciallo Vaillant, affida all’astronomo Le Verrier il compito di studiare le circostanze del drammatico avvenimento. |
16 febbraio 1855 | Le Verrier sottopone a Napoleone III un piano di organizzazione meteorologica, che viene approvato. Nel 1856, 13 stazioni iniziano la loro attività di osservazione inviando telegraficamente i dati all’Osservatorio Astronomico di Parigi. |
20 giugno 1855 | Per merito di padre Secchi, viene istituita in Italia la prima corrispondenza telegrafica sistematica, anche se limitata ad un’unica osservazione (quella delle 12) rilevata dalle stazioni di Bologna, Ferrara, Urbino ed Ancona. |
1857 | Nasce il Bulletin International che pubblica le osservazioni meteorologiche raccolte presso l’Osservatorio Astronomico di Parigi. Il 1° gennaio 1858 diverrà quotidiano. |
1859 | Il prof. C. Matteucci scrive a Cavour per convincerlo della necessità di coordinare ed utilizzare le osservazioni meteorologiche che si facevano in diverse regioni italiane. Le dimissioni di Cavour da presidente del consiglio vanificano l’intento. |
1860 | Naufraga ancora una volta la possibilità di istituire un servizio meteorologico: il progetto preparato dal prof. Piccone su incarico della Marina, inviato il 19 maggio, viene bocciato in quanto la spesa per approntare il servizio viene giudicata troppo gravose (2000 lire). |
1861 | Francia ed Inghilterra attuano un servizio per la segnalazione delle tempeste; in agosto inizia la pubblicazione delle previsioni. |
aprile 1862 | Matteucci costituisce una commissione per l’organizzazione di un servizio meteorologico, che conclude i lavori suggerendo l’istituzione di un Osservatorio centrale, con il compito di coordinare le future linee di sviluppo del servizio. |
23 novembre 1863 | Le Verrier pubblica la prima carta meteorologica estesa a gran parte d’Europa. |
13 dicembre 1863 | Con regio decreto viene nominata una Commissione composta dai rappresentanti dei ministeri dei Lavori Pubblici, dell’Istruzione e della Marina per studiare l’organizzazione di un servizio meteorologico. |
24 febbraio 1864 | La Commissione nominata con Regio Decreto presenta le sue conclusioni. |
febbraio 1865 | Su interessamento del solo Angioletti, la direzione provvisoria del servizio viene affidata al senatore Matteucci. |
9 aprile 1865 | Viene istituito con decreto presso il ministero della Marina, un Ufficio Centrale per l’ordinamento del servizio meteorologico nel Regno, con una dotazione di 12800 lire. |
1° aprile 1866 | Hanno inizio le attività dell’Ufficio Centrale di Meteorologia Marittima. Furono attrezzate con strumenti 6 stazioni di prima classe e 14 di seconda. Alle ore 7 le stazioni italiane e quelle estere trasmettevano le proprie osservazioni all’Ufficio, che stendeva un rapporto giornaliero. |
1879 | Il servizio meteorologico italiano conta già 35 stazioni, delle quali 18 marittime, 6 continentali, 11 semaforiche |
maggio 1879 | A seguito del trasferimento a Roma della capitale, viene istituito il Regio Ufficio Centrale di Meteorologia mentre a Firenze prosegue il servizio meteorologico telegrafico per i presagi del tempo (Ufficio Presagi). |
20 novembre 1879 | Il Regio Ufficio Centrale di Meteorologia inizia a pubblicare il “Bollettino Meteorologico giornaliero” |
1° agosto 1880 | L’Ufficio Presagi di Firenze viene trasferito presso l’Ufficio Centrale di Meteorologia di Roma. La direzione viene assunta dal prof. Tacchini. |
9 giugno 1887 | Per effetto di un decreto, l’ Ufficio Centrale di Meteorologia muta la propria denominazione in Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica. |
27 febbraio 1913 | Nella Biblioteca del R.Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica si tiene la prima riunione volta a trovare una comune intesa fra i diversi enti a carattere meteorologico creati dai vari ministeri (Agricoltura, Industria e Commercio, Guerra, Marina), per le proprie specifiche esigenze. |
28 febbraio 1913 | Viene stipulato un accordo e stilata una convenzione tra i ministeri riunitisi il giorno prima presso il R.Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica. |
30 settembre 1913 | Viene stipulato un nuovo accordo fra i vari ministeri interessati, riguardante soprattutto le previsioni e una nuova veste da dare al Bollettino Meteorologico, che uscirà il 1° gennaio 1914 con una nuova veste. |
1919 | L’on. Chiesa, commissario per l’Aeronautica, nomina una commissione per lo studio di un progetto di servizio meteorologico unico per l’Italia, che si concluderà con un nulla di fatto. |
1923 | I ministeri della Guerra, della Marina, dell’Economia Nazionale e il Commissariato di Aeronautica concludono un accordo che sfocia nell’ennesima commissione delegata a formulare le modalità di un unico servizio meteorologico. |
30 dicembre 1923 | L’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica assume per decreto la denominazione di Ufficio di Meteorologia e di Geofisica. |
2 luglio 1925 | La Sezione Presagi dell’Ufficio Centrale di Meteorologia e di Geofisica viene riunita con Decreto-Legge alla Sezione Aerologica del Commissariato d’Aeronautica assumendo la denominazione di “Ufficio Presagi”. |
1° dicembre 1925 | Il prof. Eredia è nominato direttore del neonato “Ufficio Presagi”. |
1° aprile 1927 | Nasce il nuovo Bollettino Meteorologico ed Aerologico, in sostituzione del Bollettino Aerologico e del Bollettino Meteorico giornaliero. |
1932 | L’Ufficio Presagi passa alle dipendenze della Direzione Generale dei Servizi del Materiale e degli Aeroporti e viene affiancato da un Servizio Aerologico. Le stazioni meteo giungono ad essere 89 (nel 1925 erano 55). |
1935 | Nei principali aeroporti vengono istituiti gli Uffici Meteorologici Regionali, con il compito di provvedere alle previsioni regionali e all’assistenza meteo continua alla navigazione aerea in ambito regionale. |
15 novembre 1935 | Vengono istituiti inizialmente 5 Centri di Assistenza al Volo (CAV), alle cui dipendenze passano gli Uffici Meteorologici Regionali assumendo la nuova denominazione di Centri Meteorologici Regionali (CMR). |
21 settembre 1936 | Tutti i servizi relativi all’assistenza al volo sono riunificati in un ente denominato “Ufficio Centrale delle Telecomunicazioni ed Assistenza al Volo” suddiviso in Divisioni e Sezioni. La 1^ Divisione è costituita dal Servizio Meteorologico (che dispone di 3 Sezioni). |
1° febbraio 1937 | Due nuove pubblicazioni, il “Bollettino d’Informazioni Meteorologiche per l’Aeronautica” e il “Bollettino di Studi Meteorologici per l’Aeronautica”, prendono il posto del “Bollettino Meteorologico e Aerologico” sotto la supervisione di R.Bilancini. |
Luglio 1937 | Iniziano le pubblicazioni della “Rivista di Meteorologia Aeronautica”, diretta dal prof. Filippo Eredia. |
18 giugno 1941 | La direzione del Servizio Meteorologico viene assunta dal Col. A.A. Domenico Libri. |
29 agosto 1942 | L’Ufficio Centrale delle Telecomunicazioni ed Assistenza al Volo muta la propria denominazione in “Ispettorato delle Telecomunicazioni ed Assistenza al Volo” (ITAV). |
Giugno 1944 | Con la liberazione di Roma, la Direzione Comunicazioni, costituita nell’Italia Meridionale al posto del disciolto ITAV, si trasferisce nella capitale. Il Col. Libri si adopera per la riorganizzazione del Servizio Meteorologico. |
20 giugno 1946 | Dalla Direzione Comunicazioni prende nuovamente corpo l’ITAV, soprattutto grazie al grande spirito di sacrificio di tutto il personale. |
1948 | Riprende la pubblicazione della Rivista di Meteorologia Aeronautica. |
novembre 1950 | Viene dato alle stampe il “Bollettino Quotidiano d’Informazioni”, che sostituisce il Bollettino d’Informazioni Meteorologiche per l’Aeronautica. Il 1° maggio 1956 il Bollettino muterà ancora il suo nome in “Cartello d’Informazioni”. |
aprile 1952 | Il Bollettino Quotidiano Tecnico sostituisce il Bollettino Studi Meteorologici per l’Aeronautica. |
1° gennaio 1958 | Il Col.A.A. Fernando Giansanti assume la direzione del Servizio Meteo. Fu uno dei promotori della collaborazione con il Centro Nazionale per la Fisica dell’Atmosfera e la Meteorologia (CENFAM) del Consiglio Nazionale delle Ricerche. |
1960 | Viene lanciato il primo satellite meteorologico TIROS, che fornisce le prime immagini dei sistemi nuvolosi che accompagnano i grandi fenomeni meteorologici. |
21 gennaio 1965 | Il Magg.Gen. G.A.r.f. Giorgio Fea assume la direzione del Servizio. |
1° gennaio 1966 | Il Bollettino Quotidiano Tecnico assume il nome di “Bollettino Meteorologico Tecnico”. |
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